È il momento di presentare la mia famiglia 🙂
Per comininciare, Andrea, il mio compagno.
Ci siamo conosciuti a Stoccolma nel 2007. Italiano, di Roma, si era trasferito in Svezia qualche anno prima. Entrambi lavoravamo, ma i suoi orari erano piuttosto irregolari, quindi ci vedevamo soprattutto nei fine settimana. Dopo qualche anno ci siamo spostati al sud della Svezia, cosa che desideravo da molto tempo (un ritorno a casa per me!). Andrea ha subito trovato un nuovo lavoro, con orario di ufficio, il che ha reso la nostra vita più semplice.
Presto sono rimasta incinta e nell’inverno del 2014 sono nati i nostri gemelli, Emil e Marco. È curioso ripensare a come abbiamo deciso i loro nomi…
Emil è stato scelto per due ragioni.
Primo: se avessimo avuto una bimba l’avremmo chiamata Emilia, nome bellissimo che piaceva molto ad entrambi.
Secondo: speravo davvero in un parto naturale. Verso la fine della gravidanza i controlli si intensificano, soprattutto per chi è in attesa di gemelli. Tengono sotto controllo soprattutto il gemello numero 1, quello “vicino all’uscita” (testa in giù = OK, piedi in giù = problema!) e che apre anche la strada al secondo. Il nostro numero 1 cambiava posizione ad ogni controllo! Anche negli ultimi giorni, quando di spazio per giravolte ce n’è ben poco lì dentro! Abbiamo quindi ritenuto che Emil, come il piccolo bambino dispettoso dell’omonima serie di Astrid Lindgren (la celebre autrice svedese della più nota Pippi Calzalunghe), fosse un nome adatto.
Il parto? Cesareo, purtroppo.
Poi c’è Marco – ci piaceva e basta. Forse l’unico nome italiano su cui eravamo d’accordo. In Svezia c’è molta attenzione alla parità dei diritti, quindi abbiamo ritenuto che dopo aver trovato un nome svedese, dovevamo bilanciare con uno italiano.
E la cosa più curiosa è che Emil si è rivelato proprio essere “lo svedese” dei due e Marco “l’italiano”! Emil è biondo, ama le patate, il riso e il pane. Marco ha i capelli castani, la carnagione più scura e ama… qualsiasi cosa commestibile! È sempre curioso di assaggiare tutto quello che mangiano i grandi: “Che mangi?”, e ne prende un po’!
Poi ci sono io – Madeleine. Amo viaggiare ed esplorare posti nuovi. Di recente ho cominciato ad interessarmi alle tematiche climatiche globali e cerco di essere più consapevole delle nostre scelte di vita. Ad esempio, abbiamo diminuito un po’ il nostro consumo di carne rossa. Cosa che ha un effetto positivo sul mio benessere. Sento proprio di fare un favore al mio corpo. Non giudico comunque chi ama la carne! Siamo tutti diversi, e ognuno fa ciò che si sente di fare, nei limiti del ragionevole.
Cos’altro… viviamo in una villetta non lontano da Malmö. I gemelli hanno appena compiuto cinque anni. Il tenore di vita in Svezia è alto, e per chi ha figli piccoli ci sono molti vantaggi. Ad esempio, fino al compimento dei 12 anni, si ha il diritto di ridurre il proprio orario di lavoro per passare più tempo con la famiglia. La parte di stipendio che si perde viene tra l’altro compensata in maniera sostanziale dallo stato.
L’unica cosa di cui posso lamentarmi è il clima. L’inverno è buio e freddo, mentre l’estate è solitamente piovosa. Ad eccezione di quella scorsa, forse la più lunga, calda e torrida degli ultimi cento anni. Roba da matti! Clima mediterraneo da maggio a settembre. Ventilatori esauriti in tutti i negozi e fragole nel nostro giardino fino a ottobre. Vediamo un po’ che inverno ci aspetta…
Per ora è tutto. A presto!